La fossa biologica è un sistema molto utile e pratico quando non vi sia la possibilità per l’abitazione di allacciarsi alla rete fognaria. Per esempio, può diventare necessaria per costruzioni un po’ isolate dalle altre, come ville in campagna o in montagna.
La si trova anche in edifici quasi all’interno dell’abitato, che quando vennero costruiti erano appunto immersi nel verde e la zona non aveva esigenza di una diramazione della rete fognaria.
Ovviamente, ogni edificio è collegato alla rete fognaria; cambia solo il tipo di costruzione. Conoscere come funziona, è utile per la manutenzione. In caso di bisogno, potete rivolgervi a una ditta specializzata, come www.autospurgo-roma.info.
Cos’è la fossa biologica
Di fatto, una fossa biologica è un serbatoio sotterraneo in cui le tubature convogliano gli scarichi dell’abitazione. Può avere diverse capacità, in relazione sia all’ampiezza e profondità dello scavo che si deve effettuare, e sia al numero di persone che s’immagina abiteranno nell’edificio; una stima di massima potrebbe essere di 250-300 litri per ogni persona.
La fossa biologica è costruita in modo da pretrattare e depurare le acque reflue, per non inquinare l’ambiente circostante.
I materiali di costruzione, di norma, sono plastica PVC o calcestruzzo.
In genere, si utilizza il calcestruzzo per abitazioni e attività abbiano esigenze di un certo volume; è estremamente solido e lo si può considerare quasi indistruttibili, a meno di eventi traumatici imprevedibili.
Le fosse biologiche in plastica PVC sono invece di dimensioni più ridotte, per abitazioni di 2-4 persone, e sono ovviamente meno resistenti di quelli in cemento. Per contro, l’installazione e la manutenzione sono più agevoli e hanno caratteristiche che la rendono più refrattaria, cioè resistente, ai fenomeni corrosivi.
Come funziona una fossa biologica
Il funzionamento è semplice. Le acque fluiscono, eventualmente filtrate da un degrassatore. La vasca raccoglie le acque, in maniera automatica il materiale solido scende verso il fondo e forma un fango stratificato. Viene digerito da batteri che vivono in assenza di aria, lo trasformano in gas e viene disperso dalla ventilazione.
A questo punto, l’acqua è già parzialmente purificata e può venire ulteriormente trattata da un sistema di tubature, prima di venire rilasciata nel terreno.