E’ stata salvata quasi per caso, la ragazza di 22 anni che per diversi mesi ha subito violenze sessuali da parte del suo pusher, che la ricattava per procurarle la dose di droga. Le forze dell’Ordine infatti non sospettavano di trovarsela di fronte, quando hanno effettuato una perquisizione in un appartamento di via Pergolesi. Cercava droga, la Squadra Mobile di Ancona, quando ha fatto irruzione nell’abitazione e si è trovata a dover gestire una situazione agghiacciante. Nel letto del pusher nigeriano, chiamato “il boss” nella zona, la ragazza era ancora sotto l’effetto di droghe, completamente emaciata e stordita. E’ stata quindi portata via e, dopo l’interrogatorio, sottoposta all’esame tossicologico presso l’Unità di crisi dell’Ospedale Salesi di Ancona.
Le analisi hanno confermato la presenza di droghe nel corpo della ventiduenne, che una volta interrogata ha dichiarato di essere stata segregata in quell’appartamento e di aver subito diversi episodi di stupro.
L’appartamento degli orrori
L’appartamento di via Pergolesi non si può considerare un’abitazione vera e propria. Si tratta piuttosto di un tugurio, in cui regnano la sporcizia e il degrado. Sono state trovate anche tracce di feci sul pavimento ed è proprio all’interno di questo piccolo spazio angusto che la giovane si è ritrovata praticamente segregata. Il nigeriano, inizialmente indagato per spaccio, è stato arrestato ma ci sono ancora diversi punti da chiarire in questa vicenda.
Sembra infatti che in quell’appartamento degli orrori non ci si limitasse a fare uso di droga e a compiere stupri sulla ragazza. Secondo le testimonianze di coloro che vivono in questa via e che ormai conoscono bene quell’appartamento, erano diverse le ragazze che andavano e venivano da lì. Girano anche voci che il nigeriano coinvolto abbia addirittura costretto le ragazze a girare dei filmini hard particolarmente espliciti, proponendo loro in cambio una dose di droga.
La ragazza di 22 anni ha preferito non dire nulla, nè ai propri genitori nè ai colleghi di lavoro. Le sue condizioni però non erano certo delle migliori ed è stata prontamente seguita da una squadra di psicologi per fornirle tutto l’appoggio del caso.
L’ennesimo caso di stupro
Poteva finire molto male, per la ventiduenne, e di questo la ragazza è più che consapevole. E’ ancora fresca la notizia di quanto avvenuto a Desirèe Mariotti a Roma, e per lei le cose non sono andate così bene. Se le forze dell’Ordine non fossero intervenute per fare una semplice perquisizione chissà quando la ragazza sarebbe stata scoperta. Chissà per quanto tempo ancora avrebbe potuto andare avanti così e chissà, soprattutto, cosa le sarebbe accaduto.
Durante le violenze sessuali la ventiduenne era sempre sotto l’effetto di droga e non era quindi in grado di intendere e di volere. A Desirée è andata sicuramente molto peggio ma anche per lei sarebbe potuta finire così. In questo caso, uno scherzo del destino ha deciso che si dovesse salvare e fortunatamente adesso la ventiduenne ha compreso di avere bisogno di aiuto e ha dichiarato di voler riprendersi in mano la propria vita.
L’ennesimo caso di stupro e violenza su una donna, ben più grave dei furti avvenuti ad Ancona quest’estate ma indicativo del fatto che in questa città c’è ancora molto da fare per far sentire i cittadini più sicuri.