Le disposizioni di legge prescrivono che il datore di lavoro deve garantire la sicurezza sul posto di lavoro per evitare che i dipendenti abbiano incidenti o contraggano una malattia professionale. Per chi non rispetta le disposizioni, sono previsti reati contro la salute e la sicurezza sul lavoro di tipo penale anche amministrativo. In questo breve approfondimento è possibile scoprire di più sui reati e le sanzioni previsti in caso di inadempienza.
Le sanzioni per i reati contro la sicurezza sul lavoro
Le sanzioni sono misura di tipo penale o amministrativo che le diposizioni di legge impongono ai datori di lavori che non abbiano rispettato quando previsto per garantire la sicurezza dei lavoratori.
La legge in ambito di sicurezza di lavoro indica degli obblighi per il datore di lavoro e anche altre figure come il responsabile della sicurezza. Nello specifico, il datore di lavoro è punito con una multa da 2.500 a 6.400 euro oppure con l’arresto da 3 a 6 mesi quando non è stato stilato il documento di valutazione dei rischi, non ha nominato un responsabile della sicurezza e / o non ha eseguito la formazione adeguata.
Cosa fare dopo aver valutato i rischi
Non basta però redigere il documento di valutazione dei rischi poiché bisogna anche attuare una serie di misure. Non appena i rischi vengono riconosciuti e valutati, il datore deve prevedere delle modalità per la sicurezza. Si tratta di dispositivi di sicurezza personali, cioè che proteggono il singolo lavoratore, oppure collettivi, cioè che difendono tutti i lavoratori insieme.
Quali sono i rischi sul posto di lavoro
Ogni tipo di attività può avere uno o più di questi rischi legati all’attività svolto ma anche ai locali dove avviene l’attività lavorativa. Ogni situazione è assestante perciò bisogna individuare i rischi volta per volta per prevedere le misure di protezione più adeguate ed evitare di commettere reati contro la salute e la sicurezza sul lavoro.
Esiste un rischio di tipo elettrico, di incendio ma anche per chi lavoro a contatto con agenti biologici, chimici o addirittura tossici come può esser l’amianto, detto anche asbesto. L’esposizione a interferenze e campi elettromagnetici è un altro rischio per la sicurezza del lavoratore. Ovviamente, anche chi lavora ad altezza superiore ai due metri corre un rischio. Il rumore è un’altra problematica. Infine, bisogna anche tenere conto del rischio connesso al microclima nonché alle conseguenze legate a un lavoro stressante.