In termini medici si definisce “dismenorrea”, ma altro non è che l’insieme dei dolori mestruali: avere un ciclo doloroso è un problema più comune di quel che credi ma è bene sapere che negli ultimi anni medici e ginecologi stanno spingendo sempre più ragazze e donne a non patire inutilmente, cercando una diagnosi con cause e possibili rimedi.
Se un fastidio può considerarsi normale, un’intensità maggiore potrebbe risultare patologica ed essere sintomo di qualcosa di più grave e invalidante: in questi casi, è importante rivolgersi ad uno specialista per indagare le cause dei dolori mestruali e individuare la modalità migliore per intervenire.
Da cosa dipende la dismenorrea
La dismenorrea si divide in due categorie principali: primaria e secondaria, ciascuna con le proprie specifiche cause. Durante il ciclo, l’utero si contrae per aiutare a espellere il suo rivestimento; sostanze chimiche chiamate prostaglandine sono coinvolte in questo processo e se arrivano a livelli elevati generano contrazioni più intense che vengono associate a maggior sofferenza. Fattori psicologici e lo stile di vita influenzano i fastidi, addirittura peggiorandoli in alcune casistiche.
I sintomi più comuni da affrontare
Il più diffuso sono le fitte al basso ventre, che può essere descritto come crampi localizzati, che però possono peggiorare, arrivando persino ad irradiarsi in altre zone. A tutto ciò si aggiungono nausea, vomito e soprattutto emicrania. Alcune donne sperimentano stanchezza generale, debolezza e talvolta svenimenti. I cambiamenti d’umore, tra cui irritabilità o sbalzi emotivi, sono altrettanto diffusi: nelle situazioni più gravi può anche collegarsi a depressione e disturbi più importanti.
Le migliori soluzioni
Per alleviarli, esistono diversi approcci che vengono adottati per ridurne l’intensità e migliorare il benessere nei giorni di ciclo. Partiamo con l’utilizzo di farmaci da banco come i FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei) e i relativi principi attivi: si tratta di una possibilità comune e diffusa che aiuta a ridurre efficacemente l’infiammazione localizzata. Se invece preferissi rimedi casalinghi, applicare una borsa dell’acqua calda o un cuscinetto termico stimolerà la circolazione e rilasserà i muscoli dandoti un beneficio immediato.
Modificare il tuo stile di vita risulta estremamente risolutivo: praticare esercizio fisico regolare, migliora la circolazione e riduce il livello di stress aiutandoti a mitigare il dolore. Lo yoga e la meditazione ti supportano nella gestione dello stress.
Oltre allo sport, non va sottovalutata l’alimentazione: consumare alimenti ricchi di omega-3, magnesio e vitamina B, tra cui il pesce, le verdure a foglia verde e i legumi, contribuisce a ridurre l’infiammazione. Ti sveliamo che durante questo periodo è piuttosto comune soffrire di gonfiore e ritenzione idrica; molte donne trovano sollievo a questo disagio limitando alimenti salati e caffeina che potrebbero peggiorare la situazione. Restando nel metodo dei trattamenti naturali, l’agopuntura e l’utilizzo di integratori fungono da supporto.
Il consiglio più importante, però, è quello di rivolgerti ad un ginecologo che saprà consigliarti, fornendoti suggerimenti ad hoc per la tua situazione e valutando la presenza di altre problematiche correlate. Con l’aiuto di un medico troverai i rimedi migliori e dirai addio ai sintomi della sindrome premestruale e ai dolori nei giorni di flusso.